| Valentina è gelosa2005, Edizioni Piemme - MilanoBulli e filosofi
Nella mia classe si è formato un gruppetto di ragazzi prepotenti che si divertono a prendere in giro gli altri e a fare stupidi scherzi. Uno dei loro bersagli preferiti è Giulio, un ragazzo che è arrivato quest'anno, e che deve stare sempre in guardia da sgambetti, gomme che volano per colpire la sua testa, cartucce di inchiostro che gli imbrattano jeans e magliette. Giulio è uno fra i più bravi della nostra classe. Ha una memoria portentosa e una intelligenza che lascia sbigottiti i professori. Però è incredibilmente timido. Se ne sta quasi sempre da solo, e ogni volta che può, tira fuori un libro e si mette a leggerlo avidamente. _Ehi, filosofo, cosa dicono le stelle oggi? _gli chiedono Luigi e Roberto, che non si separano mai. _Lasciatemi in pace _ prova a rispondere Giulio. _Come, non sai che sta per piovere sulla tua testa? _ gli ha detto qualche giorno fa Roberto. E Luigi, senza farsi vedere, ha riempito un bicchiere d'acqua e lo ha rovesciato sulla testa di Giulio. Lui si è voltato di scatto e ha accennato a reagire, poi però non ha detto nulla. Luigi e Roberto sono rimasti un po' delusi. Ma io, che ho assistito alla scena, sono subito intervenuta: _Che bravi! Dove lo avete imparato questo numero? Luigi si è messo a sghignazzare, Roberto invece mi ha presa per un braccio dicendo: _Nessuno ha chiesto il tuo parere. Da quando in qua difendi gli infelici della terra? Io mi sono divincolata e gli ho risposto: _Da quando due spacconi come voi hanno cominciato a camminare sul suolo pubblico! E tieni giù le mani. Allora Roberto si è rivolto a Giulio: _E tu, filosofo, non dici niente? Non ringrazi la tua protettrice? Giulio è tornato al suo posto e con un fazzoletto si è asciugato l'acqua che gli colava dietro il collo. _Che tipacci _ ha commentato Ottilia quando è entrato il professore di matematica. _Dovremmo starci attente, Valentina. _A me non fanno paura, mi fanno soltanto rabbia. _Certo che Giulio potrebbe svegliarsi un po'.... E' carino, intelligente. Peccato che sia così timido e riservato. Prima di uscire da scuola, Giulio mi ha passato un bigliettino. Volevo leggerlo subito, ma non ne ho avuto il tempo. Tazio mi stava aspettando per fare la strada insieme, e quando mi ha chiesto come mai ero così arrabbiata, gli ho risposto: _Perché certa gente mi dà proprio sui nervi. Arrivata a casa, ho letto quello che Giulio mi aveva scritto. Grazie per essere intervenuta, Valentina. A dire la verità, mi sono vergognato un po'. Bisogna che impari. Ciao. Giulio Ho ripiegato il biglietto e l'ho messo in un cassetto della mia scrivania |