| In Toscana con Valentina2004, Edizioni Piemme - MilanoViaggio in famiglia. Scommesse e ricatti
_Sei un pigrone, papà. Stai sempre seduto sul divano. _Tu, invece, ti muovi fin troppo. _Dovresti stare meno seduto in poltrona. _E tu dovresti darti una calmata. _Guardi troppa televisione. _E tu guardi troppo dalla finestra. _Apri di più gli occhi sulla vita. _E tu chiudili e falli riposare un po'. _Mi sembri poco curioso. _E tu sei una bella ficcanaso. Forse penserete, da queste battute, che mio padre e io non andiamo d'accordo su niente. Sbagliato. E' solo un gioco: ci piace stuzzicarci, e così ne approfittiamo per dirci delle verità a volte scomode per lui e per me. Io e lui facciamo parecchie gite, soprattutto la domenica, se il tempo è bello. O si va in montagna, o si va in collina. Oppure si va al mare: in Liguria, naturalmente. Con la nostra auto, che ha cinque porte e l'aria condizionata, si viaggia bene. Della patente a punti mio padre non ha alcuna paura: è sempre stato un guidatore prudente, lui. E se a volte accelera un po', c'è mia madre che gli ricorda: _Vai piano, Stefano. Ricorda che hai due figli dietro. A quel punto aggiungo io: _ E ricorda che hai anche una madre e un padre davanti! Quando in autostrada ci sorpassano suonando il clacson, mia madre mormora: _Incoscienti e screanzati! _Forse potrei accelerare un pochino _ propone mio padre. _Niente da fare! Rispetta il codice della strada e infischiatene dei prepotenti. A volte Luca grida :_Quello mi ha fatto la linguaccia! Papà, superalo, così gliela faccio anch'io! _Cosa dici? _ lo riprende mia madre. _Mai rispondere alle provocazioni dei pirati. _Pirati? Quali pirati? _Luca, chiudi gli occhi e dormi. _Ma se non ho sonno! Se mia mamma fosse un poliziotto addetto al controllo del traffico, credo che il tratto a lei affidato sarebbe tranquillo come un sentiero di campagna. Invece fa la casalinga, anche se ripete che vorrebbe trovare un lavoro, prima o poi. _Aspetterò che tu e tuo fratello cresciate ancora un po' _ mi dice spesso. Anche a lei piace viaggiare, perciò capisce bene la mia voglia di conoscere luoghi e paesi nuovi. Due mesi fa le ho detto: _Che ne dici se proponiamo a papà di fare il giro della Toscana? _Perché proprio della Toscana? _Linda, la prof di lettere, ci sta facendo studiare Dante e vorrei visitare i posti dove è vissuto. _Dante in prima media? Mi sembra presto. _Con Linda non si può mai dire. Lei è un'insegnante un po' particolare. _Dovremmo avere almeno una settimana. E tuo padre ha molto lavoro in questo periodo….. _Non potrebbe chiedere alcuni giorni di ferie anticipate? _Credo di sì. Ma quando? _Durante le vacanze di Pasqua. Le colline toscane saranno una meraviglia in primavera… _Proviamo a chiederglielo. Mio padre dapprima ha arricciato il naso. Ma quando l'ho sfidato a dimostrarmi che non era un pigrone e che sarebbe stato capace di organizzare qualcosa di "avventuroso", ha battuto un pugno su un tavolo e ha esclamato: _Ci sto! _Papà, ritiro tutte le accuse. Sei un pioniere dell'avventura, un uomo che ha a cuore la crescita armoniosa dei suoi figli, che pensa al futuro…. Luca mi ha guardata come se stessi dando i numeri. Forse il vero pigro è lui. Infatti, ha tentato di protestare dicendo: _Preferisco restare con i nonni. _O tutti o nessuno _ ha detto mio padre. _Luca! _ ho esclamato guardandolo negli occhi. Nel mio sguardo mio fratello deve aver letto parecchie cose, tipo "non ti aiuterò più a fare i compiti", "non ti regalerò niente al tuo compleanno", "non ti ascolterò quando mi racconti i tuoi incubi". Così se n'è andato in camera indispettito. _Ti divertirai…_ gli ho detto raggiungendolo. _A fare cosa? A stare chiuso nei musei? _In Toscana non ci sono soltanto i musei. Non ti piacerebbe salire sulla Torre di Pisa, quella che pende e non cade? _E se avviene un terremoto mentre siamo su? _Non dire sciocchezze! _Scommetto che andresti anche sulla Luna, tu. _Quando sarà possibile per tutti, spero proprio di andarci. |