Grandi novità in arrivo!2004, Edizioni Piemme - MilanoLa famiglia si allargaFinalmente! L'ho sospirata a lungo, ma alla fine è arrivata. Che cosa? Una camera tutta per me! _Sei contenta? _ mi ha chiesto Luca imbronciato. _Naturalmente. _Anch'io. Lo so che non è vero. Lui avrebbe voluto che dormissimo ancora insieme. E' vero che adesso ha meno incubi e non viene più a rifugiarsi nel mio letto quando ci sono i temporali. Ha quasi nove anni e si vergognerebbe un po'. Ma ho capito che andava a dormire più tranquillo sapendo che io ero nel letto a fianco. _Comunque, se hai bisogno di me…._ gli ho detto la prima sera che si è trovato da solo nella sua cameretta. _Non ho bisogno di nessuno _ ha ribattuto, ma con la voce che gli tremava. "Be', crescere è anche questo, no?" mi sono detta. E sono andata a prendere possesso della mia camera, della mia libreria, della mia cesta di bambole, della mia scrivania, dei miei poster. Del mio piccolo regno, insomma. Dove posso starmene da sola quando mi va, ad ascoltare musica, pensare, sognare…A fare quello che mi pare! Il trasloco nella casa nuova è avvenuto due mesi fa. _Non ci voglio pensare _ continuava a dire mia madre, mentre imballava pentole e bicchieri. Mio padre smontava armadi, io impacchettavo libri, Luca ciondolava da una stanza all'altra, e Alice era andata a nascondersi nello sgabuzzino, tra i detersivi. _Ma chi ve lo fa fare? _ borbottava mio fratello. _Luca, abbiamo bisogno di un appartamento più grande _ gli ripeteva mia madre. _Abbiamo trovato una bella occasione e non possiamo farcela scappare. _A settembre andare a scuola sarà più faticoso _ ha brontolato. _Ma se ci sono sì e no duecento metri in più da fare! _ gli ho ricordato. _Saremo nello stesso quartiere. Anche per Alice, non cambierà molto. Dormirà sempre ai piedi del mio letto, ritroverà gli oggetti ai quali è abituata, potrà affacciarsi da un balcone in più. Mentre la casa era sottosopra, sono andata a stanarla nell'angolino dove si era nascosta e le ho detto: _Lo so che non ti piacciono le novità. Ma è questione di giorni. Presto ti sentirai di nuovo a tuo agio. E così è stato. Nella nuova casa siamo sistemati ormai da più una settimana, e Alice si muove da una stanza all'altra con un portamento da regina, annusando tutto e strofinando la schiena contro ogni spigolo. _Ti aspetto! _ ho detto a Ottilia due giorni fa. Ottilia si è offerta di aiutarmi e mi ha dato una mano a svuotare la scrivania e a inscatolare libri e quaderni durante il trasloco. E quando è entrata nella mia camera già in ordine, con le tendine ricamate alle finestre, ha esclamato: _E' bellissima. Finalmente potremo chiacchierare in pace senza avere tra i piedi tuo fratello. _Secondo me continuerà a gironzolarci intorno lo stesso. _Ci chiuderemo a chiave. Lui è un bambino, mentre noi… _Mentre noi cosa siamo, Ottilia? _Valentina, non fare l'ingenua. Con i nostri tredici anni, ormai siamo delle adolescenti, abbiamo un futuro da costruire, degli innamorati dei quali parlare eccetera eccetera….Sei fortunata ad avere di fronte le montagne. E' vero. Se apro la finestra, vedo le Alpi. Mi piace guardare le montagne soprattutto in due momenti della giornata: quando mi sveglio e al tramonto. In un caso e nell'altro, rimango sempre un po' a fantasticare. Oltre quelle montagne mi immagino mondi, avventure, e io sono sempre la protagonista di storie complicate e pericolose, che però finiscono bene. E' un bel modo per aprire e chiudere una giornata. _Grazie, papà _ ho detto ieri sera a mio padre all'ora di cena. _E' bella la casa nuova…. _Ci tenevi tanto…E poi così potremo allargare un pochino la famiglia. _Come! Il cuore ha cominciato a battermi a un ritmo forsennato. _Ne parliamo dopo cena. Luca ci ha fissati con uno sguardo sospettoso, ma io l'ho ignorato. Credevo di avere indovinato cosa intendeva dire mio padre, e non vedevo l'ora di averne una conferma precisa. La conferma è arrivata dopo che Luca è andato a letto.
|