In viaggio con Valentina2001, Edizioni Piemme - MilanoI FIGLI SONO CAMBIATIDunque non è un sogno. Parto con Stefi, l'amica di mia mamma, per la Cornovaglia. Alle cinque e mezzo mia madre mi ha scossa per un braccio e mi ha detto: -È ora di alzarsi, Valentina. Mi ero addormentata verso mezzanotte, ma sono saltata subito dal letto e sono andata in bagno. Mi sono stropicciata a lungo gli occhi, mi sono guardata nello specchio e mi sono detta: -Per sette giorni ti vedrà in un altro specchio, Valentina. In cucina mio padre stava già facendo colazione. - Ciao, papà. - Ciao, Valentina. È dura alzarsi presto la mattina, vero? - Sì, ma in questo caso ne vale la pena. - Siediti e mangia. - Veramente non ho molta fame. - Calma l'eccitazione. Il viaggio è lungo e ti stancherai. - Forse sarebbe stato meglio se avessero preso l'aereo -ha detto mia madre. - Stefi dice che non avremmo visto niente. - Ma sareste arrivate prima. - Lo prenderemo al ritorno. - Mi fido più dei treni -ha detto mio padre. -Metti qualche biscotto nel latte, Valentina. - Se ti dico che ho lo stomaco chiuso, papà! Mangerò sul treno. - Fa' come ti pare. Per accontentarlo, ho intinto un paio di biscotti nel latte, poi sono corsa a lavarmi i denti. Prima di uscire di casa sono andata da Luca. Dormiva come un angioletto, ma quando gli ho sfiorato una guancia con un bacio ha aperto gli occhi e ha mormorato: -Torna presto, Valentina. - Ciao, fratellino. Non annoiarti troppo senza di me. - Mi prendi in giro? - Sto solo scherzando. Luca ha chiuso gli occhi e si è riaddormentato. Mia madre mi ha tenuta abbracciata a lungo. - Posso fidarmi? -mi ha chiesto. - E di cosa, mamma? - Della tua responsabilità. - Se dite tutti che ho la testa sulle spalle! - Sì, ma a dieci anni... Sai com'è. Non allontanarti mai da Stefi. - Mi farà mettere un guinzaglio come un cagnolino. - Basta che non la perdi mai di vista. Soprattutto quando sarete a Parigi e a Londra. Devono essere delle città sterminate. - Vedrà due nazioni nuove, mamma. - Io alla tua età conoscevo soltanto il paese dove ero nata. - I tempi sono cambiati, mamma. E anche i figli. - Ma le madri no, forse. Io invece credo che anche le madri siano cambiate. A parte le raccomandazioni che ha continuato a farmi negli ultimi giorni, ho capito che mia madre è contenta che io faccia questo viaggio. L'altra sera, quando è andata a dormire, l'ho sentita dire a papà: -Sarà una bella esperienza per la nostra Valentina. Ma è la prima volta che va via così lontano senza di me. E mi sento strana. - Perché? -le ha chiesto mio padre. - Perché penso a quando se ne andrà via per sempre. Da sola con un uomo. - Stai anticipando troppo i tempi. Valentina ha solo dieci anni e ce la terremo ancora a lungo in casa, vedrai. - Non lo so. Valentina è una bambina curiosa. Ha voglia di conoscere, di capire, di fare. Una come lei non invecchierà di sicuro a casa nostra. - Buona notte, Maria. - Buona notte, Stefano. Tra i due, è proprio mio padre quello che ha più paura di perdermi. |