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© Angelo Petrosino. E' vietato riprodurre su altri siti o piattaforme anche piccole parti del testo senza il consenso esplicito dell'autore. Le illustrazioni sono di Sara Not e protette da copyright.

LE AVVENTURE DELLA GATTA LUDOVICA

le avventure della gatta ludovica

Prefazione di Angelo Petrosino

Care lettrici e cari lettori,
in questi 25 anni Valentina ha camminato al fianco di tante e tanti di voi. Ha raccontato le vostre infanzie e le vostre adolescenze, ha dato voce ai vostri desideri e ai vostri sogni, vi ha aiutati a capire meglio il mondo nel quale vivete, vi ha incoraggiati ad essere voi stessi, a non aver paura del futuro, a ragionare con la vostra testa, ad essere liberi non solo a parole ma anche nelle scelte che fate.
Valentina vi ha parlato di scuola, di famiglia, di amicizie, di educazioni sentimentali, di rispetto per tutti, di generosità verso i meno fortunati.
Con Valentina avete viaggiato in tanti posti del nostro meraviglioso Paese e avete attraversato l'Europa, nostra seconda patria. Con i suoi occhi avete visitato tutti i luoghi che io ho visitato nei miei innumerevoli viaggi, avete apprezzato la bellezza dei paesaggi e delle persone, avete conosciuto storie che ignoravate.
Infine, con lei avete imparato a rispettare concretamente la natura, a preservarla per le future generazioni, a denunciare gli egoismi che la rovinano.
Le migliaia di lettere che mi hanno raggiunto in questi anni mi hanno permesso di conoscervi più da vicino e di dialogare con voi. Ci siamo incontrati nelle scuole, nelle librerie, nelle biblioteche. Mi avete mandato inoltre tante foto, per mostrarmi l'angolo della vostra camera dove i libri di Valentina sono allineati sugli scaffali e sembrano vegliare sul vostro sonno e sui vostri giorni.
Questa avventura è stata e continua ad essere possibile grazie anche alle persone che in questi anni si sono succedute nella casa editrice Piemme, che pubblica i libri di Valentina, e che mi hanno sostenuto con la loro amicizia e il loro affetto. Sarebbe lungo nominarle tutte e non vorrei dimenticare nessuno: Elisabetta, Alice, Marcella, Luisella, Chiara, Paola, Valeria, Giulia, Lorenzo, Andrea, Daniela, Francesca, Maddalena (lei preferisce Madda), Marina, Elena, Enrico.
Un grazie speciale a Maura, che legge con me i libri che scrivo.
E un altro, specialissimo, a Sara Not, l'illustratrice, che ha dato a Valentina le fattezze che la rendono oggi inconfondibile.
A voi e a tutti loro è dedicato il dono del libro che vi accingete a leggere. Un dono di affettuosa riconoscenza, innanzitutto.
Adoro i gatti, e la storia che ho scritto ha per protagonista una gatta curiosa, indipendente, pronta a rendersi utile, proprio come Valentina.
Poiché Valentina è nata a Torino, questa città farà da sfondo alle avventure della gatta Ludovica.
L'ultimo ringraziamento è per un amico. Si chiama Giulio di Bari. È lui che ha concepito il sito sul quale state per leggere la storia e lo ha reso colorato e allegro, come mi auguro che sia sempre la vostra vita.
Buona lettura e scrivetemi per dirmi cosa ne pensate.
Chivasso, 20 maggio 2019

Chi e' Sara Not

Sara Not è una delle più note illustratrici di libri per l'infanzia(e non solo) nel nostro Paese. Ha illustrato decine di libri con molte case editrici: romanzi, racconti, poesie. È famosa e molto amata per aver dato una fisionimia inconfondibile al personaggio di Valentina creato da Angelo Petrosino, con il quale collabora da vent'anni. Ama molto disegnare i gatti. Ecco perché ha deciso di fare un regalo preziosissimo alla storia di Ludovica, rappresentandola con tenerezza, affetto, rispetto per la sua individualità indipendente.
Seguila su Instagram: saranot.illustration

Articoli

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Lettere ad Angelo e Ludovica

Intervista a Sara Not

Curiosita'

1° capitolo

Amelio e Luisa

Amelio aveva più di ottant'anni e, da quando era morta la moglie Luisa, viveva solo. Non avevano avuto figli, purtroppo, perciò Amelio non aveva nipoti da accompagnare a scuola e ai quali raccontare delle storie. E questo gli dispiaceva molto.
Amelio aveva voluto molto bene a Luisa e la sognava spesso. Così aveva l'illusione di passare ancora del tempo con lei.
Nei sogni parlavano di come si erano conosciuti, di come si erano innamorati, dei viaggi che avevano fatto insieme, di come si erano sempre aiutati l'un l'altra in caso di bisogno.
In uno degli ultimi sogni, Luisa aveva detto ad Amelio: -Perché non prendi una gatta in casa? Ti farà compagnia e ti sentirai meno solo.
-Non credo che sarei in grado di occuparmi di una micia - aveva risposto Amelio.
-Provaci, vedrai che non è difficile.
-Non vorrei che mi facesse dimenticare di te, Luisa.
-Non mi dimenticherai. Hai tanti ricordi della nostra vita.
Era vero. Amelio si ricordava di Luisa quando andava ai giardini che avevano frequentato, quando entrava nella panetteria dove avevano comprato il pane, quando passava davanti al loro cinema preferito, ogni volta che tornava a fare la spesa al mercato del quartiere dove abitava.
No, non l'avrebbe mai dimenticata. Alle persone si può continuare a voler bene anche quando non ci sono più.
E così Amelio cominciò a pensare seriamente alla gatta che Luisa gli aveva consigliato di prendere in casa, perché lo facesse sentire meno solo.

2° Capitolo

I consigli di una gattara

La sera, prima di coricarsi, Amelio aveva l'abitudine di affacciarsi al balcone e di osservare gli ultimi movimenti che animavano la strada, prima che le luci si spegnessero nelle case.
Aveva notato che quasi ogni notte, verso le undici, una donna che camminava curva si fermava nelle vicinanze della scuola. Quasi subito veniva circondata da una dozzina di gatti che miagolavano, si strusciavano contro le sue gambe e aspettavano impazienti che i piattini si riempissero di cibo.
La donna posava il cibo per terra e restava a guardare i gatti che svuotavano i piattini con una velocità che impressionava sempre Amelio. Possibile che avessero sempre tanta fame, visto che tutte le sere c'era chi pensava a nutrirli con tanta generosità?
Chi meglio di quella donna avrebbe potuto procurargli una gatta? Amelio era sicuro che in casa dovesse averne più di una.
Una sera andò ad aspettarla davanti alla scuola.
-Buona sera - la salutò Amelio, quando la vide arrivare.
-Buona sera a lei. È sceso a prendere il fresco?
-No, sono venuto a chiederle un consiglio.
-Ci conosciamo?
-La osservo tutte le sere quando dà da mangiare ai gatti.
-Che genere di consiglio vuole che le dia?
-Voglio prendere una gatta in casa.
-Ne ha mai avuto una?
-No, sarebbe la prima volta.
-Come mai le è venuto questo desiderio?
-Me l'ha consigliato mia moglie in sogno.
-Non ha pensato a un cane? Forse è più indicato per riempire la solitudine.
-Mia moglie mi ha detto di prendere una gatta. Lei può vendermene una?
-Non vendo mai i gatti. Li raccolgo e a volte li regalo. Ma solo a gente di cui mi fido.
-La tratterei bene.
-Allora credo di avere la gatta per lei. Dovrebbe essere qui tra poco.
Ma cinque minuti dopo, quando fu circondata dai gatti che reclamavano il cibo e guardavano con un po' di diffidenza il nuovo arrivato, la donna disse a Amelio: -Non c'è. Avrà trovato del cibo altrove. Ma sono certa che domani sera verrà. Domani mattina si procuri il necessario per accudire la gatta e domani sera venga con un trasportino.

"Le avventure della gatta Ludovica" si concluderanno tutte in un libro
che uscirà a maggio con le Edizioni Einaudi Ragazzi.

© Angelo Petrosino. E' vietato riprodurre su altri siti o piattaforme anche piccole parti del testo senza il consenso esplicito dell'autore. Le illustrazioni sono di Sara Not e protette da copyright.