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DIARI E PENSIERI DI GIORNI DIFFICILI

Cari bambini,
ho pensato di aprire una pagina tutta per voi, per permettervi di raccontare con le vostre parole come state vivendo questi giorni così diversi da quelli che avete vissuto finora.
Le scuole sono chiuse, passate più tempo in casa, le vostre insegnanti si ingegnano a fare scuola a distanza. Prima o poi, speriamo presto, tutto riprenderà come prima e questa esperienza la ricorderete come uno dei tanti episodi della vostra infanzia.
Ma certo in questi giorni tanti pensieri vi attraversano la mente e ho immaginato che vi farebbe piacere scriverli, raccontarli, confrontarli con quelli di altri, per sentirvi più uniti e meno soli.
Qualcuno di voi potrebbe suggerire delle idee e degli espedienti per rendere più significative, belle, meno noiose le giornate.
Io non farò commenti, a meno che qualcuno non mi chieda di rispondere a eventuali precise domande.
La pagina è aperta anche alle vostre maestre e ai vostri maestri, ai vostri papà e alle vostre mamme.
Ma altresì ai nonni e alle nonne, che in questi giorni, probabilmente, si stanno occupando più spesso di voi.
Scrivere aiuta a star meglio, guarisce anche le ferite che non si vedono.
Ma anche leggere aiuta moltissimo. Se è meglio evitare i luoghi affollati, potete andare tranquillamente in libreria a comprare un libro. Sarà un gesto di fiducia in voi stessi e nella vita.
Angelo

C'è un silenzio da paura, in città.
E sospeso è il tempo, irreale.
Allora il pensiero s'invola.
Va al filo d'erba più discosto
alla crepa sul marciapiede
da cui spunta una viola.
E alla tela del ragno, va
alla rosa di mia madre
che fiorisce, nonostante.
Dischiudiamoci all'amore, in questi giorni
di quasi primavera. Splendiamo!
Chiusi in casa ma...splendiamo!
Ogni voce fa presenza, mondo.
Che ciascuno viva il girotondo.
Lo dobbiamo ai bambini, per responsabilità.
Coltiviamo l'umano e guardiamo agli alberi,
all'intelligenza vegetale che preserva.
C'è saggezza, in ciò, celeste risonanza.
Memoria minerale che rafforza la speranza.
Giungeranno le rondini dall'Africa, prima o poi.
Il virus allenterà la presa. Lo scenario cambierà.
Saprà di pane la vita. Di te e di me. Di noi.

Perché non è finita.
(Massimo Trombi, libraio)

Ciao Angelo,
sono Lara e ho quasi 11 anni, frequento la scuola primaria Nino Costa a Pianezza.
Questo virus  ha fatto chiudere tutti i bar , negozi, scuole e nel mio caso è arrivato nel momento peggiore perché io faccio la quinta elementare e a settembre andrò alle medie, quindi non rivedrò i miei compagni e le maestre.
Volevo dirti che mi  piace scrivere testi inventati da me e un giorno vorrei  pubblicare un libro.
Spero che questo virus smetta di diffondersi al più presto  e  vorrei  rivedere i miei compagni e le maestre.
Saluti
Lara
Caro Angelo
Io mi chiamo Elisa e ti conoscevo già grazie alla mia sorellina perché lei mi ha riferito che tu sei andato in classe sua.
Però oggi grazie alla mia maestra Cinzia ti ho conosciuto di più.
Io penso che questo virus monello ci ha impedito la nostra vita di ogni giorno, poi abbiamo dovuto anche chiudere tutto all' improvviso come scuole, bar, ristoranti...
Ogni giorno penso alle risate che facevamo tutti insieme o anche le maestre che ci facevano ridere quelli erano dei bellissimi momenti.
Elisa
Caro Angelo,
ciao siamo Alessandro e Federico e abbiamo 11 anni. Frequentiamo la quinta elementare presso la scuola Nino Costa di Pianezza.A fine febbraio siamo andati in Svizzera a trovare i nostri zii e nostra cugina di secondo grado che ha 3 anni. Quando siamo tornati in Italia le scuole erano chiuse per 3 giorni per il Coronavirus e poi hanno prolungato la chiusura delle scuole fino ad oggi.
Noi due abbiamo i genitori separati quindi in questo periodo è un po' difficile, siamo stati tutto il tempo con nostra mamma. Nostro papà ha avuto a fine febbraio un po'di febbre e tanta tosse, quindi non abbiamo potuto vederlo per tanto tempo. Poi a marzo ha fatto il tampone ed è uscito positivo ed è stato in ospedale per una settimana. Quando è uscito è stato in isolamento per due settimane, adesso sta facendo tutti gli accertamenti e se va tutto bene andiamo questo sabato.
A Pasqua il nonno ci ha regalato un cane che si chiama Max e adesso ha solo 6 mesi e ci fa tanta compagnia.
Speriamo di avere una tua risposta.
Saluti da
Alessandro e Federico.
Ciao caro Angelo,
Ho scoperto di te tramite le mie maestre.
Vorrei leggere tutti i tuoi racconti perché solo da una tua lettera che ho letto mi hai illuminato la strada. Volevo raccontarti dei miei giorni in quarantena:"Si ci sente molto soli ,rinchiusi in uno spazio stretto, ma per fortuna mio padre è tornato e ci ha fatto fare un giro in bici con un mio vicino di casa con guanti mascherina.
Devo dire che ho molto più spazio per la creatività adesso però comunque mi mancano molto i miei amici e le mie maestre dato che l'anno prossimo non le vedrò più.
Insieme alla mia famiglia mi diverto tanto ,soprattutto con mia madre che mi fa fare tante cose divertenti.
L'ultima cosa che vorrei dirti e che ho un'idea per sconfiggere questo piccolo diavoletto in pratica pensavo a una pastiglia che surriscalda il corpo umano per uccidere questo piccolo virus e per poi tornare alla normalità.
Grazie per avermi ascoltato
Matteo Serra
Ciao, sono Davide e vorrei dare la mia opinione su come sto passando questa quarantena. Diciamo che non è un momento dove si può scherzare molto, perché anche se adesso il virus si è calmato un po' e si può uscire comunque non è un momento tanto felice, però personalmente riesco comunque a trovare il modo di non pensarci troppo. Mi manca andare a scuola e vedere i miei compagni, anche se con le videochiamate riesco comunque a rivederli. Certe volte vado a fare una passeggiata o a piedi o in bici, sempre con il rispetto delle regole. Comunque adesso sono più felice di prima perché si può uscire.
Un saluto
Davide
Buongiorno Angelo,
mi chiamo Lorenzo, ho quasi undici anni e le scrivo per raccontarle la mia quarantena.
All'inizio era bello stare a casa, ma col passare dei giorni ho capito che questa è una situazione difficile che non si risolve come per magia, schioccando le dita.
Le prime settimana avevo pochi compiti e giocavo tutto il giorno con i videogiochi o a calcio con i miei fratelli.
Anche le vacanze più belle smettono di esserlo se non c'è la normalità: la scuola, gli amici, il calcio ... mi manca tutto!
Sono ancora preoccupato per il futuro, ma ora possiamo uscire per passeggiare, andare in bici e svolgere altre attività all'aperto.
Presto rivedrò tutte le persone a me care.
Lorenzo
Ciao Angelo,

Sono Luca, della 5E della scuola Nino Costa di Pianezza.
Sono arrivato al tuo sito grazie alla nostra maestra d'italiano Cinzia.
Allora, da un lato sono felice perché non si va a scuola, dall'altro però mi mancano i compagni di classe e i miei amici.
In questi giorni sono uscito in bicicletta con mia mamma, ma non è lo stesso... lei mi tiene sempre a destra, mi urla se sbando... almeno ho potuto respirare aria fresca dopo 2 mesi, prendere un po' di sole e, siccome Pianezza non è tanto grande, ho scoperto dei posti che non conoscevo ancora. Ho avuto la fortuna anche di incrociare per caso qualche compagno, cosa che mi ha fatto piacere (sempre a più di 2 metri, certo...)
Sono un patito dei videogiochi, quindi ho trovato molto più tempo per giocare. Ma comunque faccio i compiti diligentemente e seguo le lezioni online che le maestre riescono ad organizzare. Mi sono riletto anche qualche libro di Harry Potter. Adoro quella saga!!
Il giovedì facciamo anche la "merenda di classe online", ed è come andare in ricreazione con i compagni di classe, anche se non tutti vengono.
Insomma, non me la passo troppo male ma non vedo l'ora che queste restrizioni finiscano, anche perchè arriva il bel tempo, e non vedo l'ora di scendere in giardino a giocare a pallone!!
Spero che tu stia bene e che tutti i bimbi che scrivono sul tuo sito possano presto uscire di casa in libertà.
Un saluto
Luca - 5E - Nino Costa ? Pianezza
Caro Angelo,
sono Lavinia. In questo periodo particolare sono triste perché non posso più andare a scuola,vedere i miei compagni e le maestre. Mi mancano le corse per andare dai custodi, il rumore delle sedie, le ricreazioni in giardino .
Sono anche felice però perché ho tanto tempo per giocare, per leggere e disegnare vestiti.  Ma anche per saltare la corda e organizzare cacce al tesoro per i miei genitori. Il 13 aprile è stato il mio compleanno,  per la prima volta senza amici. Che tristezza.  Spero di poterlo festeggiare quest'estate sulla spiaggia!
Lavinia, 8 anni - 2^C
Io sto bene ma mi mancano i miei compagni e le maestre e giocare tutti insieme in cortile e con le altre classi. Avendo tanto tempo libero oltre a fare i compiti e leggere, coloro e gioco con la mia famiglia a monopoli e poi guardo anche la TV. Sono un po' preoccupato per questo brutto virus che sta colpendo tante persone e sono triste per le cose brutte in TV. Spero che nessuno venga più colpito e che le persone malate guariscano e spero di ritornare a scuola presto e poter fare tutto quello che facevo prima del coronavirus
Federico 2a A, Volpiano
In questi giorni mi preoccupo per tutti voi.
Le nazioni, le persone e voi che siete a soffrire.
EMMA 2 A, Volpiano
In questo periodo di malattia, che è un momento difficile, mi manca la scuola, studiare e ascoltare le maestre ma soprattutto giocare e vedere i miei compagni; oltre ai moltissimi compiti, guardo la tv, come un vero e proprio pigrone, mangio più del solito e faccio tante attività come disegnare, giocare con le costruzioni o a carte con mio fratello. Ci sono giorni in cui mi annoio a morte perché i luoghi pubblici e le zone verdi sono inaccessibili. Alcune volte aiuto mia mamma a cucinare anche se la faccio impazzire. Diciamo che ora sono felice di riposarmi un po' e stare con la mia famiglia, ma dall'altra parte sono un po' triste e malinconico e spero che tutto questo finirà al più presto".
#ANDRÀTUTTOBENE
VALENTIN 2 A, Volpiano
Caro Giulio di Bari,
Angelo ha scritto che siete amici. Come vi siete conosciuti? Mio papà ha detto che sei molto bravo e che nel sito si naviga facilmente per trovare quello che uno cerca.
Angelo ci sta aiutando molto in questa situazione e anche tu. State facendo una buona cosa.
Le nostre maestre sono d'accordo e dicono meno male che si trovano persone come te e Angelo.
Io ti scrivo dalla Calabria. Qui tutti tremiamo e speriamo che non succede come al nord, dove stanno molto male con tutti quei contagiati.
Adesso ti saluto con tutta la mia famiglia e ti ripeto ancora bravo. Io ho nove anni, mia sorella Luisa ne ha 12 e mio fratello Carmine ne ha diciotto. Mia madre lo deve tenere a forza perché dice che a stare in casa proprio non resiste.
Ciao
Giovanni
Oggi sono a casa per il coronavirus, ormai da molte settimane. Non mi piace molto perché non posso uscire spesso e non posso vedere mia zia, le mie nonne, ed i miei amici. Però faccio molte passeggiate con la mamma e con il nostro cane Groucho, e mi diverto a fare tanti giochi con mamma e papà. Ogni giorno videochiamo zia e i nonni, e poi oggi ho scoperto che si possono fare le videochiamate con quattro persone in contemporanea. La mamma guarda sempre il telegiornale, mentre io gioco tanto con papà a qualche gioco che ci siamo inventati. Ieri sono saltata sul tappeto elastico nel nostro giardino e poi ho chiacchierato sulla sdraio con la mamma, faceva così caldo che sono rimasta in canottiera. Poi ho dato l'acqua alle piante. A volte facciamo dei lavoretti o dipingiamo, oggi abbiamo fatto due rose con il pongo e il das. Quando ancora si poteva uscire, andavamo a pattinare al parco di Settimo, ma ora anche questo è vietato.
Sono molto preoccupata che io, i miei genitori o altri familiari possiamo prendere il coronavirus, e che questa situazione possa durare dei mesi, fino all'estate e non potremo andare in vacanza.
Mi piacerebbe tornare presto a scuola per rivedere tutti i miei amici e andare a fare gli intervalli fuori.
Ambra 2^ A VOLPIANO
Sono trascorse tre settimane da quando non vado a scuola, e le mie giornate stanno trascorrendo in modo lento e un po' noioso. La prima settimana l'ho trascorsa con mio fratello in ufficio da mio padre. Lì abbiamo trascorso le nostre giornate a colorare, giocare con il pongo, fare i compiti, e aiutare nostro papà in alcuni lavori di ufficio.
Le altre settimane invece sono stata a casa con mamma, perché anche il suo ufficio è chiuso a causa di questa malattia, e così, abbiamo trascorso il tempo facendo le torte, giocando e soprattutto facendo i compiti.
Queste giornate le sto vivendo in modo un po' particolare perché mi sembra che il mondo si cambiato. Sono anche preoccupata perché a causa di questa malattia ho sentito alla TV che alcune persone stanno morendo, e altre stanno molto molto male. Non si può più uscire e nemmeno incontrare i nonni e gli amici.
Questo mi rende triste, ma devo resistere, e insieme ai miei genitori e mio fratello faremo il sacrificio di restare chiusi in casa per tenere il virus fuori dalla porta e sconfiggerlo definitivamente.
In tutta questa storia mi mancano tanto le mie maestre e i miei compagni di classe.
Spero tanto che questo triste periodo finisca in fretta e che presto possiamo tornare alla vita di sempre
Greta Melon, 2^A Volpiano
Care maestre, da quando è comparso questo virus, mi sembra di vivere in un'altra vita. Non vedo più le maestre e i compagni di classe e sto tutto il giorno a casa con le mie sorelle e con loro ballo, canto e cucino anche se alcune volte litighiamo.
Questa nuova vita non mi piace affatto perché non mi permette di stare con le persone a cui voglio bene. Lo so che stare a casa è l'unico modo per proteggermi da questo cattivo virus.
Sono molto preoccupata per i miei genitori che stanno ancora lavorando, mia madre vende macchinari e prodotti per gli ospedali e mio padre lavora per strada e cerca di far capire quanto sia importante stare a casa e rispettare le regole.
Non vedo l'ora che tutto finisca per abbracciarvi tutti.
Nicole 2^ A VOLPIANO
Care maestre,
in questi giorni mi sento un po' triste perché mi mancano i miei amici.
Durante questo periodo, le mie giornate si dividono giocando, disegnando e ogni tanto annoiandomi.
Per esempio, oggi sono andata in cortile a giocare con mio fratello, al gioco UNO.
È scesa la zia ed è andata nell'orto, così sono andata ad aiutarla. Ho piantato la rucola, il prezzemolo e ho bagnato le piante.
Questa esperienza mi è piaciuta molto.
La mia preoccupazione è che il coronavirus durerà ancora per tanto e che io non posso tornare a scuola. Anche se stare con mamma e papà mi piace molto.
Mi mancate tanto!
Un bacio e un abbraccio da
Marta!!, 2^ A Volpiano
Ormai sono tanti giorni che non si va a scuola.
Sono molto dispiaciuta perché non vedo le maestre e i compagni e mi fa piacere quando le maestre mi mandano i messaggi scritti e vocali.
In questi giorni gioco con mia sorella, faccio i compiti. Inoltre, con mia sorella abbiamo realizzato un cartellone con l'arcobaleno e la scritta ANDRA' TUTTO BENE e lo abbiamo appeso al balcone.
Sono un po' preoccupata per il coronavirus e spero che presto finisca tutto e che possiamo tornare a scuola e a rivedere i miei amici, i compagni e le maestre.
Elisa Zanfini, 2^ A Volpiano
1) Questi giorni lontano da scuola li sto trascorrendo male. Mi mancano le maestre, i compagni e i compiti.
2) I giorni che sto trascorrendo a casa li passo leggendo un libro di quando mamma era piccola, poi aiuto i nonni con il giardino e faccio i compiti.
3) Le mie preoccupazioni sono per tutto quello che sta succedendo per il Corona Virus e spero che trovino presto la cura.
Miceli Federico , 2^ A Volpiano
Ciao maestra, mi mancate in questi giorni che sono lontana da scuola, sono un po' triste perché la scuola mi manca un pochino.
Abbiamo fatto i biscotti con dentro la Nutella, ho fatto ridere mio fratello Samuele, ho giocato con mia cugina fuori in cortile.
Il Coronavirus penso che fa paura per me e voglio che va via e io sono triste per quelle persone che si sono ammalate.
Ciao maestra da
Ilaria, 2^ A
In questi giorni strani che c'è i coronavirus  sto vivendo così così perché mi sto annoiando. Non posso andare nei parchi, al centro commerciale...e nei posti chiusi e affollati. Quindi sto a casa. Gioco con la play station, faccio ginnastica i casa e mi diverto tantissimo, poi gioco con mia sorella, guardo dei filmetti alla tv. Io e papà inventiamo dei giochi; uno l'ho chiamato "butta giù tutti i tappi". Abbiamo una base di legno poi con la colla a caldo abbiamo incollato un altro pezzo di legno con uno spago assieme a un tappo che girandolo deve far cadere tutti gli altri tappi. Abbiamo chiamato un altro gioco "acchiappa il pollo" si gioca così: papà deve acchiappare me e mia sorella mentre scappiamo, se ci prende ci mette in pentola! Io sento la preoccupazione delle persone morte mi dispiace per loro perché forse erano anche delle persone che aiutavano: i dottori! Sono triste, vorrei vedere le maestre e i miei compagni presto!!!
Manuel Brun , 2^ A
Da tre settimane sono a casa perché le scuole sono chiuse a causa del Coronavirus. Mi sento un po' felice e un po' triste. Felice perché sono a casa e gioco a bocce con Riccardo, mi sveglio presto perché sono meno stanco, triste perché non vedo più i miei compagni e non imparo niente.
Durante il giorno vado sotto in salotto e faccio colazione sul divano, poi guardo i cartoni animati alla tv , gioco con le bocce , un pò alla Wii, e poi gioco da solo.
In questo momento la mia preoccupazione è che muoia tutta la gente e tutti gli animali.
EDOARDO MASCARETTI, 2^ A
I GIORNI DI "NON VACANZA"
Durante le vacanze di Carnevale, abbiamo scoperto che le scuole sarebbero rimaste chiuse per alcune settimane.
Qual è il motivo di questa chiusura? Ancora vacanze?
Certo che No!
La colpa è di un brutto virus, chiamato Coronavirus. All'inizio sembrava un'influenza normale ma con il passare dei giorni è diventato più grave.
Un giorno al telegiornale dicono che, per la nostra sicurezza, dobbiamo restare a casa. Da quel momento le giornate erano sempre più lunghe. La mattina, dopo aver fatto colazione, faccio un po' di compiti. Nel pomeriggio mi dedico ai giochi o alla lettura. La sera giochiamo a Monopoli e guardiamo un film tutti e quattro insieme e poi si va a dormire.
In questi giorni, con mamma, papà e Alice, abbiamo fatto un arcobaleno con scritto "Andrà tutto bene".
In alcuni momenti mi sento triste perché voglio tornare a imparare con le mie maestre e i miei compagni, ma so che devo ancora aspettare. Quando potrò tornare a scuola, sarà tutto più bello!
Se tutti rispettiamo le regole, possiamo sconfiggere questo brutto virus.
Matteo, 2 ^ A
In questo periodo di malattia, che è un momento difficile, mi manca la scuola, studiare e ascoltare le maestre ma soprattutto giocare e vedere i miei compagni; oltre ai moltissimi compiti, guardo la tv, come un vero e proprio pigrone, mangio più del solito e faccio tante attività come disegnare, giocare con le costruzioni o a carte con mio fratello. Ci sono giorni in cui mi annoio a morte perché i luoghi pubblici e le zone verdi sono inaccessibili. Alcune volte aiuto mia mamma a cucinare anche se la faccio impazzire. Diciamo che ora sono felice di riposarmi un po' e stare con la mia famiglia, ma dall'altra parte sono un po' triste e malinconico e spero che tutto questo finirà al più presto.
#ANDRATUTTOBENE
Valentin, 2^ A
Le mie sensazioni e i miei pensieri sul Coronavirus
In questi giorni sono a casa, gioco con la mia famiglia, faccio i compiti...
Io e mia sorella non possiamo andare a pallavolo, a scuola...
A me dispiace non andare a scuola. Molte persone hanno questa malattia di Coronavirus come per esempio calciatori, nuotatrici...
Credo che ci sia solo un caso di Coronavirus a Volpiano. Io sono molto triste di non andare a scuola, mi mancano i miei compagni le maestre...
Spero che le cose presto tornino alla normalità.
Giorgia, 2^ A
In questi giorni lontana da scuola mi sono sentita triste perché sono sola. Sento la mancanza dei miei compagni e delle maestre. Il tempo sembra non passare più. Ogni giorno dedico qualche ora ai compiti, a mangiare e a giocare. Prima facevo lunghe passeggiate in Vauda con mio nonno, ora passo molto tempo in casa. Mi preoccupa che la scuola rimanga ancora chiusa e che per colpa di questo virus pericolosissimo io non possa più vedere nessuno ed uscire di casa. Sono contenta però di passare del tempo
con mia mamma e mio papà.
Ludovica, 2^ A
STIAMO TUTTI A CASA, UNA REGOLA DA RISPETTARE.
Sono tanti giorni che non vado a scuola, mi diverto in cucina con la mamma a fare i biscotti al cioccolato e il Pan di Spagna con la crema in mezzo.
Ho fatto tanti disegni con Sofia e ho giocato tanto insieme a lei.
Alla mattina, dopo essermi svegliata bene, rifaccio il letto e poi faccio i compiti.
Ho paura che il coronavirus rimanga per sempre,
voglio rifare le cose che facevo quando si poteva uscire tranquillamente.
Andavo a giocare al parco insieme ai bambini, andavo a judo e in piscina, andavo a trovare mio nipote, mia sorella e i miei nonni.
Durante una passeggiata con il mio papà, abbiamo conosciuto Chicca,
una cavalla bellissima tutta bianca, mi piace accarezzarla e darle le carote e le mele che porto da casa per lei.
Il coronavirus sparirà, tutto andrà bene.
Noemi, 2^A Volpiano
Cara maestra,
io sto bene, mi diverto perché sto con i miei genitori.
Dedico il mio tempo a fare i compiti, leggere, colorare, giocare a calcio, a carte, a dama, a monopoli, a biliardo, faccio i puzzle, aiuto a fare la pizza e i biscotti.
Non mi annoio! Le mie emozioni sono diverse:
la felicità perché mi diverto e sto bene, la preoccupazione e la tristezza perché c'è il corona virus.
Spero di uscire presto di casa di rivedere i miei parenti, amici e compagni.
Tutto andrà bene, come i disegni con l'arcobaleno.
Alessandro Volpe 2° A, Volpiano
Ciao Maestre, come state?
Io sto bene.
Mi mancate tanto in questi giorni e sono stata un po' spaventata da questo virus.
Mi dispiace per i morti e per tutte le persone che sono in ospedale.
Ed io spero di non prenderlo, penso che tutti insieme c'è la potremmo fare e andrà tutto bene!
In questi giorni mi manca venire a scuola, ridere, scherzare con i miei compagni.
Oltre ai compiti che mi avete dato, mi sto dedicando a colorare, disegnare e giocare con la mia famiglia.
Vi voglio tanto bene.
Cecilia, 2^ A scuola G.V.A Volpiano
Caro Angelo,
in questi giorni mi sto annoiando un po'. Pero' posso fare le videochiamate con i miei maestri, leggere, disegnare e giocare alla play con mio fratello.
Ci sono tanti compiti che i maestri mandano sul registro elettronico, sono abbastanza semplici ma mi devo comunque impegnare. Spero che finisca presto così posso rivedere i miei compagni di scuola e calcio. Grazie Angelo a presto.
Mattia 3F Anna Frank Leinì
Caro Angelo
Ti scrivo in questa lettera le mie impressioni su questi difficili giorni.
La cosa che mi dà più fastidio è che non posso più andare a scuola e non posso vedere i miei compagni e le maestre. Di conseguenza mi annoio tanto… per fortuna c'è mio fratello che mi fa compagnia. I miei compagni e le maestre posso soltanto vederli nello schermo del PC durante le video lezioni: mi mancano tanto!
Un'altra cosa strana è che mamma e papà spesso lavorano da casa, con il telefono ed il PC.
A volte vado a fare una passeggiata nei dintorni…e non c' è nessuno! Anche se non mi sorprende, perché tutti dicono che bisogna stare in casa.
In questi giorni mi sto impegnando a leggere e a fare i compiti ma trascorro il tempo anche giocando con mio fratello.
A volte, nelle giornate di sole, esco in giardino ad aiutare mio papà nei lavori di giardinaggio.
In televisione non si parla altro che di CORONAVIRUS e questo mi annoia molto.
Spero che questa pandemia finisca presto e che tutto ritorni come prima.
Tanti saluti da Anita
Io in questi giorni dormo fino alle nove poi faccio i compiti mentre mia mamma parla con i suoi colleghi di lavoro. Sto anche giocando di più con mia sorella e insieme facciamo delle torte. Al pomeriggio aspetto che arrivi papà per andare a giocare in garage. Alla sera gioco con mia mamma a Wrestling. Spero di rivedere presto i miei compagni e i maestri.
Gabriele, 3F Anna Frank Leini
In questi giorni mi i mancano tantissimo i maestri, compresi i miei compagni di scuola e di calcio. Purtroppo, non potendo uscire non vedo i miei nonni e i miei cugini da tanto tempo e anche loro mi mancano tantissimo. L' unica cosa che mi rende felice è quella di passare più tempo con i miei genitori anche se siamo costretti a stare a casa. Le giornate le passo giocando alla play, facendo i compiti e giocando ai giochi da tavola con mia mamma e mio papà. Speriamo che questo brutto virus che fa star male tante persone passi in fretta così potremo riabbracciarci tutti quanti.
Niccolò, 3 F Anna Frank Leini
Caro maestro Angelo,
in questi giorni che non si va a scuola, la maggior parte del tempo lo utilizzo per fare i compiti, alcune volte penso che la situazione sia strana, tutti abbiamo un po' di paura ma rispettiamo le regole che ci vengono dette.
Per me non sono vacanze, ma si sta a casa per una questione di sicurezza, in modo da evitare il contagio, anche se questo non mi permette di vedere i miei nonni.
Quando voglio fare una pausa mi diverto a sperimentare coreografie di ginnastica artistica, mi ritrovo in giro per casa a fare verticali, ponti e spaccate, devo però stare attenta a non farmi male o beccare qualche spigolo.
Vorrei tornare presto a scuola perché mi manca stare con i miei amici e condividere con loro la giornata.
Io spero che con il caldo la situazione migliori così almeno tutto tornerà alla normalità e potrò rivedere tutti i miei cari.
Questo è il mio ultimo anno delle elementari, me lo immaginavo diverso, pieno di attività, gite, e lezioni, invece ci ritroviamo tutti a casa, spero solo che riusciremo a rincontrarci molto presto, così da poter condividere ancora qualche mese insieme, prima di andare alle medie.
Alice 5^D
Caro Angelo,
il racconto CATERINA E IL REGALO DI COMPLEANNO per me è un po' misterioso, ma anche molto dolce.
Ti spiego.
Del bambino chiamato Pietro non si sa niente. Chi è? Dove abita? Com'è la sua famiglia? Ho capito che ha una mamma. Infatti, è lei che innaffia i fiori di geranio. Ma ha anche un padre?
E poi ho capito un'altra cosa. Che deve essere povero, altrimenti avrebbe portato un regalo a Caterina.
Però le regala un fiore. E questo è molto bello. Perché quello che conta è il dono, non il suo valore in soldi, no?
Mi è piaciuto molto che Caterina per non fargli fare una brutta figura con i suoi compagni, ha detto una bugia.
È stata buona e intelligente. Sinceramente, io al suo posto avrei fatto lo stesso, non lo dico per vantarmi.
Ah, mia madre la pensa come me. E il racconto è piaciuto anche a lei. Ha detto che sei una persona sensibile. Ti piace come complimento? Volevo dirti che mia madre è rumena.
Ciao
Irina
Leini 12 marzo 2020 h 16:22
Eravamo a casa per le vacanze di carnevale quando le maestre ci comunicarono che non saremmo tornati a scuola il 27 febbraio per colpa di un virus chiamato coronavirus.
Questo virus è partito dalla Cina ed è arrivato fino in Italia. Ora che non vado a scuola mi mancano i miei amici e le mie maestre e non vedo l'ora che si possa tornare a giocare insieme, ritornare a scuola per rivedere i miei compagni. Questo virus mi fa molta paura soprattutto per i miei nonni e per la mia famiglia. Spero che l' Italia riesca a sconfiggerlo e che non muoia nessun altro . Per non essere contagiati bisogna restare a casa e uscire solo per fare la spesa indossando una mascherina, restare a un metro di distanza dalle altre persone e lavarsi spesso le mani. Ma il mio papà deve uscire tutti i giorni per andare a lavorare. Per passare il tempo oltre a fare i compiti, parlo con i miei amici al telefono e con la mamma abbiamo fatto un cartellone con un arcobaleno con la scritta #ANDRA'TUTTOBENE da mettere fuori in balcone.
Vorrei ringraziare tutti i dottori che stanno sconfiggendo il virus e un abbraccio a tutti i miei compagni e le mie maestre che mi mancano tanto.
Giada 5^D
Caro Angelo,
questo periodo è molto triste ed io sono molto pensierosa per questa malattia.
Ormai tutti stanno impazzendo svuotando interi supermercati.
A causa di questa malattia non si può più uscire, perché si rischia la vita. Se vuoi uscire devi mettere guanti e mascherina.
Dato che io vado a cavallo non si può più fare lezione, sono molto triste perché i miei genitori devono stare chiusi in casa e si stufano molto; soprattutto mia mamma che ogni giorno deve pulire e stare dietro a me.
In questi giorni siamo chiusi in casa e sembra che siamo in carcere, per passare il tempo faccio i compiti, gioco con le barbie e aiuto a volte mia mamma.
Spero che finisca tutto al più presto, perché il 19 Aprile ho una gara a cavallo, solo che non so se si farà.
Mi manca soprattutto rivedere i miei compagni e le mie amiche.
Adesso sto scrivendo questa lettera e mi sto rendendo conto che le cose che stanno capitando sono molto più gravi di come pensavo prima.
La scorsa settimana sono andata a trovare il mio cavallo ma non ho potuto fare lezione, eravamo solo in tre, tutti gli altri erano a casa anche quelli di Leinì, perché avevano paura.
Quando mia mamma andava ancora a lavorare usciva in pausa pranzo e non c'era nessuno. All'inizio quando è uscito questo virus non mi preoccupavo, poi quando hanno detto che si era espanso anche a Torino mi sono preoccupata, poi hanno detto  che doveva stare a casa tutta l'Italia, lì si che ho cominciato ad avere paura!
Da quando hanno detto questo, guardo sempre il telegiornale per avere notizie sul Coronavirus; spero sempre che i casi diminuiscano invece aumentano ed anche i morti.
L'altro giorno ho letto sulla stampa che altre 17 persone erano morte.
Spero che tutto finisca e che si possa nuovamente uscire di casa, andare a cavallo e andare a scuola.
Grazie della comprensione…ciao Angelo
Cecilia 5D
Caro Angelo,
io in questi giorni mi sto annoiando perché non vedo miei compagni e miei maestri, e mi mancano le gite insieme, mi manca andare a fare sport ma mi impegno a casa e sto facendo tutti i compiti che mi mandano i miei maestri, devo ancora finire alcune cose.
Io ieri ho finito il cartellone con scritto "andrà tutto bene".
Oggi l'ho appeso.
E comunque la serie Valentina è la mia serie preferita, grazie!
Marta 3^ F
Caro Angelo,
in questo pomeriggio di sole, io tra le mura di casa, ripenso alla festa di carnevale della scuola, il pensiero corre ai miei alunni  truccati e travestiti in modo simpatico e divertente  ...loro che, per la verità, preferisco chiamare bambini, i miei bambini....Chi l'avrebbe mai detto che dopo giorni di allegria,  quando dalle giornate si cominciava ad intuire una luce più  intensa e duratura...e il cuore assaporava  già la fine del buio dell'inverno, saremmo caduti in un blackout... tutti a casa, così, all' improvviso...proprio come quando sei lì intento a fare qualsiasi cosa e, d' un tratto salta la corrente e ti ritrovi al buio. Lì per lì non sai cosa pensare o dove andare ... È difficile, non sembra vero, perdi l'orientamento ma poi succede qualcosa... succede che anche nel buio pesto i nostri occhi imparano a vedere...non sappiamo spiegarlo ,ma è così e comincia ad aprirsi uno spiraglio...quel tanto che basta per non essere sopraffatti; è dura ma puoi ricominciare a respirare e ti viene  la forza per resistere... come guerrieri col sorriso negli occhi capaci solo di difendere con le armi della calma, della prudenza, della fiducia nell' uomo e soprattutto nella Vita.  
Ci  vuole solo un pizzico di pazienza  e tutto questo sarà finito, ogni giorno che passa è un passo verso la luce che già sta illuminando un po' di più le giornate, la primavera è alle porte, ci dà speranza, respiro, vita... Domani sarà un nuovo giorno e presto tutti  ci scopriremo più belli perché baciati tutti dallo stesso raggio d'amore.
Maestra Bruna, 5^F A. Frank - Leinì
Caro Angelo,
mi mancano molto i maestri e i miei compagni. Del maestro mi mancano le sue battute, della maestra i suoi lavoretti. Però ho passato un bel periodo con la mia famiglia.  Quando mia mamma mi ha detto che facevamo la videochiamata con i maestri ero felice e preoccupato.  Felice perché' li sentivo e vedevo, preoccupato per la gara delle  tabelline del maestro.
Mattia, 3 F Anna Frank Leini
Caro Angelo,
mi mancano anche i miei compagni di classe e anche i miei compagni di calcio. In questo momento  sto  provando un lato positivo e uno negativo: quello positivo è che posso stare tanto tempo con la mia famiglia e facciamo tante cose. Ad esempio stiamo preparando la caccia al tesoro per la festa del papà e ieri sera abbiamo fatto il cartellone con l'arcobaleno e le nuvole sorridenti e la scritta #andràtuttobene. Quello negativo è che non posso vedere i miei amici, non posso andare ad allenarmi, non posso giocare le partite di calcio. A, mi mancano anche tantissimo i miei nonni. Mamma lì ha messi in quarantena.  Bisogna stare tutti calmi e seguire quelle piccole regole che dicono in tv.
Marco, 3 F Anna Frank
Caro Angelo,
tutti i giorni mi sveglio e faccio colazione, poi inizio a fare i compiti e durante la pausa vado fuori a giocare con il mio cane che sta crescendo molto ed è davvero un birbantello; non mi dà quasi mai ascolto salvo quando lo chiamo per mangiare e mi morde sempre le dita. Come tutti i giorni inizio a litigare con mio fratello e a giocare con il palloncino oppure con il gioco di equilibrio che mi ha comprato papà. Faccio veramente fatica a sopportare queste nuove regole per evitare i contagi, per esempio a non andare a trovare i nonni e la mia prozia a cui sono tanto affezionata. Faccio tanti disegni così non penso a quello che sta accadendo e la giornata passa più in fretta e più felice. Ogni giorno mi fermo a guardare il calendario che abbiamo a casa, pieno di farfalle e di piante e penso a come sarebbe bello uscire e vederli sul serio.
Margherita, 3F Anna Frank Leini
Caro Angelo,
in questi giorni sono molto triste perché non si fa quasi nulla, non si va a scuola da ormai tanti giorni e si deve stare a casa.
Mi dispiace non vedere i miei compagni di scuola e di calcio e non poter uscire neanche per fare una passeggiata.
Adesso a causa di questo virus il nostro modo di vivere è cambiato, ci sono molte regole da seguire per il bene di noi e degli altri.
Ci sono però alcune cose positive: passare del tempo in famiglia e andare a letto un po' più tardi.
Spero che questo periodo per tutti difficile finisca presto.
Sicuramente apprezzeremo di più le cose semplici che normalmente diamo per scontato come giocare in giardino, mangiare un gelato o ritrovarsi insieme dietro i banchi di scuola. Un saluto a lei maestro Angelo e alle mie maestre e … un arrivederci a presto.
Francesco 5^D
Caro Angelo,
mia mamma mi ha fatto ascoltare i messaggi dei maestri, mi è piaciuto e seguirò i loro consigli. Stamattina mi sono svegliato e ho iniziato a mettere a posto la mia cameretta che era tutta in disordine, ho messo a posto i libri in ordine di altezza e ho anche messo a posto  gli scaffali. Nel pomeriggio ho giocato un po' con il tablet e un po' a pallacanestro con il nonno e mio fratello. Ho cenato con una buonissima pasta al forno della nonna.
Marco, 3 F Anna Frank Leini
Caro Angelo,
questo periodo lo sto trovando noioso, insopportabile , eterno . Mi manca stare con i maestri e i compagni, il solito brusio di sottofondo, mi manca non stare con nessuno, sola chiusa in casa poi penso a questo virus, se può essere stato creato o viene da l nulla. Per farmi passare la noia suono la chitarra ( anche se non tanto bene), gioco con i gatti della nonna, Schizzo e Furbetto, poi con i  conigli e le galline, Giulio e Amalia i miei amici in campagna. Spero di vederci presto!
Sofia, 3 F Anna Frank Leini
Caro Angelo,
Da fine febbraio siamo a casa perché è scoppiata questa emergenza del coronavirus.
Simona ci ha messo in contatto con un programma che si chiama meet, stiamo recuperando compiti e facciamo lezione tutti i giorni.
Il programma meet praticamente è un nuovo modo per stare insieme e fare lezione, la maestra sta anche provando ad interrogare.
A fine lezione giochiamo a kahoot!; a me piace tantissimo.
Mi manca il calcio e i miei amici.
Spero che finisca presto questo virus, perchè voglio tornare a scuola e voglio vivere con i miei
Compagni dal vivo e non da uno schermo.
Sono contento di scriverti, noi leggiamo i tuoi racconti con simona e anche da soli.
Simone
La scuola a distanza è complicata ma è un'esperienza nuova, è la prima volta che vedo i miei compagni attraverso un computer.
Però vedendoli sento di meno la loro mancanza. Mia mamma può lavorare da casa, io sono molto felice perché mia mamma la vedevo prima di andare a scuola o di sera, invece adesso mamma mi aiuta a fare i compiti.
A me piace di più fare i compiti con mamma invece che con nonna.
Spero che questa situazione finisca in fretta così posso abbracciare i miei compagni e le maestre.
Virginia
Caro Angelo,
Sono un po' dispiaciuta di non vedere i miei compagni, di non divertirmi con loro e di non poter anche solo scambiare le merende durante l'intervallo.
Per fortuna la maestra simona ha trovato un app per fare lezione a distanza, mi piace, però è meglio fare lezione tutti insieme che da soli attraverso uno schermo!
Mi manca la mia classe ma, soprattutto mi mancano i miei amici e le mie maestre.
Sotto certi aspetti è bello stare a casa ma questa è una vacanza forzata che ci costringe a restare a casa senza poter uscire.
Spero che il coronavirus passi in fretta perché nel mondo ci sono molte persone tristi e malate così tutti ci possiamo rivedere, possiamo giocare e finalmente saremo di nuovo felici e liberi di abbracciarci.
Noemi
Caro Angelo,
Prima di dirti come penso di vivere la scuola a distanza, ti vorrei fare due o tre domande. Come stai passando questi giorni con il coronavirus, che non si può uscire? ecome stai? bhe, spero che stai bene.
Come tu sai le scuole sono chiuse, io con i miei compagni, assieme alla mia maestra simona, faccio le videoconferenze da casa. A me piace, perchè se devo essere sincero, a me che piace molto dormire, come i ghiri, essendo a casa posso dormire di più. Però mi manca la maestra e i miei compagni anche se li vedo in videoconferenza, non è come vederli dal vivo.
Ora ti saluto.
Ciao Angelo.
Diego
Caro Angelo,
Dopo le vacanze di carnevale non siamo più rientrati a scuola a causa di un'epidemia causata da una malattia che si chiama coronavirus. per questo motivo dobbiamo collegarci ogni giorno a internet con la nostra scuola e la maestra fa lezione in videoconferenza da casa sua. a me mancano molto i miei compagni perchè non posso giocare con loro, mi mancano le mie maestre con le loro spiegazioni dal vivo e con i loro sorrisi, mi manca anche la mia aula con i cartelloni colorati. della scuola a distanza mi piace usare il computer, invece non mi piace quando c'è confusione perchè tutti tengono il microfono aperto. vorrei tornare a scuola al più presto anche se con le lezioni a distanza mi sveglio più tardi e posso fare colazione con più tranquillità e di mattina posso andare in bici o con l'hoverboard.
Olivia
Caro Angelo.
Questi giorni sono strani. La mattina dormo un po' di più ed il pomeriggio faccio lezione a distanza.
Ti spiego cos'è una lezione a distanza. Con il pc vediamo la maestra simona che ci insegna cose nuove e ci fa anche ripassare.
Io di solito mi trovo con altri tre compagni. Teniamo il microfono spento e lo accendiamo quando vogliamo chiedere qualcosa alla maestra o lei a noi.
La lezione a distanza non mi piace tantissimo perché non posso parlare con i miei compagni e neanche giocarci.
Quando non faccio lezione sto a casa con i nonni e mio fratello. ogni tanto viene qualche amico.
Sto imparando a fare le animazioni sul tablet, mi piacerebbe fartene vedere qualcuna.
Da grande vorrei fare il fumettista e creare dei cartoni o dei videogiochi.
Ogni tanto con mamma faccio una torta, le polpette. Con nonna ho fatto la pizza alla marmellata e con nonno gli gnocchi.
Mamma ci ha fatto fare una caccia al tesoro in casa, il tesoro erano cinque euro.
Domani con il fil di ferro e la pasta modellabile facciamo dei personaggi di cartoni, sempre con mamma.
Spero di tornare presto a scuola.
Ciao!
Alessio L.
Ciao Angelo sono Alessio, come stai?
Sono felice che non si va a scuola ma sono un po' triste perché mi mancano le maestre e i compagni.
La scuola a distanza non è così male perché si resta a casa e si imparano strumenti nuovi
Sono dispiaciuto di non poter giocare con gli amici ma spero che tutto andrà bene.
Ciao a presto!
Alessio I.
Caro Angelo,
Mi chiamo megan e voglio raccontarti cosa stiamo facendo in questi tristi giorni a casa.
Questi giorni, li sto passando a leggere, giocare, andare in bici e soprattutto, ogni giorno incontro i miei compagni e le mie maestre in conferenza tramite internet, è tutto così nuovo e strano, ma non è così brutto sai? è una nuova esperienza e ci divertiamo anche tanto. le maestre ci fanno fare lezione da lontano e anche se solo per 2 ore al giorno ci impegniamo tutti a non rimanere indietro nonostante siamo a casa.
Aai Angelo sono una bimba un po' timida ma con le conferenze da casa riesco di più a lasciarmi andare.
La maestra simona ci legge anche i tuoi racconti e sono uno più bello dell'altro.
La maestra simona ci fa anche giocare a "kahoot!" tutti insieme e ci divertiamo. "kahoot!" è un gioco online per imparare a studiare e ripassare tutte le materie e vince chi risponde giusto a più domande.
Dopo le conferenze salutando i miei compagni e le maestre faccio i compiti che ci vengono lasciati. e quando ho finito gioco con i nonni a carte, con giochi da tavola, costruisco bracciali e portachiavi con mia zia, gioco con mia sorella sharon, guardiamo film e cartoni, scherziamo ridiamo aspettando che tutto torni come prima.
Ciao da
Megan
In questi giorni difficili, per i nostri cari e non per noi che siamo ancora piccoli per capire certe cose stiamo cercando di mantenere un corso scolastico da casa con  le videochiamate con la maestra simona.
Tutti sperano che riprenda la normalita', ma io sto bene a casa perche i miei genitori sono agricoltori e a me piace tanto stare fuori casa ed aiutare mio padre. nei vari lavori.quindi ho sempre poca voglia di studiare ,ma quando mamma urla con due lacrime corro a fare con tanta voglia i compiti.
A presto
Lorenzo
In questo periodo sta' succedendo una cosa molto brutta e per questo motivo dobbiamo stare a casa da scuola. si tratta del coronavirus  lo stanno prendendo tante  persone e alcune  muoiono.la cosa che mi manca di piu' è stare con i miei compagni e la maestra . mi manca la scuola e a casa mi annoio .sono felice quando facciamo le video lezioni perche' riesco a rivedere tutti quanti.spero che questo brutto momento passi in fretta e che si torni alla normalita' e quindi : a scuola.
Gaia
Caro Angelo,
Io in questi giorni mi sento triste, perchè la mia vita è cambiata improvvisamente e non posso più andare a scuola, a catechismo, a danza, ma sono fortunata perchè facciamo le videolezioni così posso rivedere i miei compagni.
Però non è come essere vicina a loro, giocare e divertirsi imparando. sono sicura che presto questo periodo finirà.
Anche se sono fortunata perchè posso uscire in giardino a giocare e i miei genitori lavorano da casa, usare il computer per il coronavirus non è bello. saluti da
Francesca
Caro Angelo
Quando mi hanno detto di questo virus mi sono sentita triste perché sapevo che per un po' non potevo vedere le maestre , mi mancano anche i compagni.
Per fortuna che c'è la maestra simona che ci ha permesso di fare delle videolezioni, e nonostante che non vedo né le maestre ne' i compagni, almeno ho la possibilità di sentirli.
Doveva venire mia sorella da londra e per questa emergenza non ha potuto raggiungere la famiglia, questo mi ha molto rattristato e non vedo l'ora di vederla, perché mi manca molto!
Spero che il corona virus finisca in fretta
Elisa
Ciao Angelo,
sono zoe ti scrivo per raccontarti di questo mio periodo lontano dalla scuola.
Un giorno sono stata informata di questo virus molto contagioso che non mi permette di venire più a scuola che mi obbliga a stare per la maggior parte del tempo in casa e lavarmi spesso le mani, ci sono rimasta molto male e non ti nego che ho anche pianto.
Mi mancano i miei compagni, il tempo che passo con loro, mi manca la maestra, che per fortuna ci ha permesso di fare delle videolezioni tutti i giorni.
In questo modo continuo a vedere i miei compagni, continuo a parlare con loro e cerchiamo di andare avanti con il programma scolastico.
La maestra continua a leggere le tue storie.
Spero di ritornare presto a scuola e spero soprattutto che questa situazione si risolvi in fretta per tutti noi!!
Un abbraccio forte
Zoe
Caro Angelo,
in questi giorni la mia classe sta facendo le lezioni a distanza.
I primi giorni di collegamento con la maestra mi hanno divertito molto però adesso iniziano a mancarmi la maestra simona e i miei compagni.
Mi sembra tutto molto strano e spero di rivedervi presto perché ho voglia di riabbracciarvi tutti!!
Giorgio
Caro Angelo io la vivo bene, pero' mi mancano gli amici e la maestra. ho un po' di paura del cov 19, perche' so che e' molto dispettoso e pericoloso per i nonni.
Ho letto con mia mamma le tue storie e ci sono piaciute!!
Un saluto
Serena
Caro Angelo, sono Luca della 5° D purtroppo siamo a casa da scuola da diversi giorni a causa di un virus, il Coronavirus, molto grave che è diffuso in tutto il mondo e stanno morendo tante persone, io però non ho paura di prenderlo perché sto a casa, come dicono alla tv e la mia mamma. Mi di spiace non andare a scuola perché mi mancano i miei compagni e le maestre, poi mi manca non andare a calcio, dove potevo correre e giocare. Spero che questo virus passi in fretta così io e i miei compagni ci rivedremo presto e tutto tornerà come prima. Ciao da
Luca
Caro Maestro Angelo,
mi chiamo Giulia e sono un'allieva della 5^ D della maestra Pina.
Le scrivo per raccontarle i miei pensieri e le mie paure per questo nuovo virus.
Il coronavirus mi fa molta paura perché ci sono troppi contagiati e morti e si sta diffondendo molto velocemente. Ogni giorno accendo la televisione e si sente sempre parlare di questo ed è impossibile non pensarci!
Le mie giornate le trascorro a casa, svolgendo i compiti, giocando, ascoltando la musica, guardando la TV, leggendo i suoi racconti e altri libri.
Infatti, mi manca molto non andare a scuola e non poter vedere le mie maestre ed i miei compagni, non poter uscire ed andare in palestra. Per questo motivo mi auguro che la situazione ritorni alla normalità il prima possibile e che si possa tornare ai giorni spensierati che avevo prima che succedesse tutto questo.
l tuoi racconti che mi sono piaciuti di più sono "Lara e la libertà dell'usignolo", "Emilio cuor contento" e "Brian e il gatto bianco".
Spero di conoscerla al più presto e le auguro una buona giornata.
Giulia 5^ D Scuola "Anna Frank", Leini
Caro coronavirus,
mi presento, mi chiamo Simone e ho 11 anni. Lo sai che per colpa tua non posso più andare a scuola e non posso più andare all'allenamento e neanche alle partite? Mia mamma dice che non si può più uscire di casa perché sei pericoloso… ma io posso aspettare, posso essere paziente e aspettare che tu te ne vada. Coronavirus, io sarò forte e non farò più i capricci per uscire. Io avrò tutta la vita per farlo, avrò tutta la vita per uscire, giocare e divertirmi, ma adesso bisogna sconfiggerti e ce la faremo!
Simone, 5^D
Rispetto alla nostra normalità si vede che il Mondo è cambiato.
Prima si poteva andare a scuola tranquillamente, vedere i tuoi compagni e divertirsi tutti assieme, ora siamo ognuno a casa propria annoiati.
Rispetto a tutte le ore di lezione che si facevano prima ci dobbiamo accontentare delle videolezioni, anche se mi riempie di gioia vedere i compagni e le maestre via Meet...
Speriamo torni presto tutto come prima.
Saluti
Layla
Ciao Angelo, come stai? Spero bene, te e tutta la tua famiglia. Io sto bene anche se questi giorni mi sembrano molto strani: siamo a casa da scuola, quando mamma va a fare la spesa ci sono i militari davanti al negozio, papà ascolta il telegiornale con una faccia un po' preoccupata, ma entrambi ci trasmettono a me e a mia sorella tanta serenità.                                                              
Tra le altre cose sto leggendo anche un tuo libro dal titolo "UNA VACANZA INDIMENTICABILE".  Ed è bellissimo sai, poi alla sera quando sto per andare a letto leggo un po'.
Angelo lo sai che ti ho conosciuto grazie a Neva Agazzi? La mia splendida insegnante!
Camilla Zamboni
Caro Angelo Petrosino, sto leggendo alcuni dei tuoi libri ("Valentina va a scuola" e "La famiglia di Valentina") e ne avevo già letti altri (non mi ricordo i titoli!!) e mi piacciono tanto. In questo periodo mi stanno aiutando a far passare il tempo. Nel libro "La famiglia di Valentina" quando la mamma è entrata in sala operatoria ho avuto paura, ma poi tutto è andato benissimo e ho anche pensato che quando la mamma non c'era i bimbi e il papà avrebbero girato la casa sotto sopra!!
Ti scriverò di nuovo per raccontarti come ho passato alcuni di questi giorni
Un caro saluto
Matteo 3 F Anna Frank, Leinì
Caro Angelo, a me è piaciuta molto la storia di "Rosetta la secchiona" che parlava di una bambina di nome Rosetta a cui piaceva molto studiare e fare i compiti e diceva che era fortunata perché aveva delle maestre molto brave e compagni allegri e gentili. In questi giorni io posso solo vedere i miei amici in VIDEOLEZIONE, e mi mancano tutti quanti.
Angelo ti volevo chiedere se a te quando eri piccolo ti piaceva studiare e fare i compiti. Tanti saluti da
Gaia.
Caro Angelo,
in questi giorni mi sto annoiando, preferirei andare a scuola perché mi piace di più stare con i miei compagni e le maestre . Per fortuna oggi sono uscita in cortile e ho aiutato la mia mamma a sistemare l'aiuola , poi ho giocato con mio fratello con la palla . Se continua così non potrò festeggiare il mio compleanno con i miei amici per questo sono arrabbiata. Ciao da
Serena
Buonasera Angelo Petrosino,
ormai sono tanti giorni che siamo a casa perché non possiamo andare a scuola e ci staremo ancora per molto tempo. Noi stiamo tutti bene, ma per prevenzione e per evitare altri contagi di questo nuovo virus, il "coronavirus", RESTIAMO TUTTI A CASA! Mi manca molto stare insieme a tutti i miei amici , compagni di scuola.
La mia passione è la danza e andare a fare compere con la mia famiglia. La maestra Pina ci ha dato come compito quattro tue storie da riassumere e da disegnare; mi piace molto lavorare sui tuoi racconti perché sono molto divertenti e mi distraggono   da questi giorni, a volte un po' tristi.
Quello che mi è piaciuto di più è "SARETTA LA SECCHIONA". Spero che torneremo presto a stare tutti insieme senza divieti e che non ci siano più malati e purtroppo anche morti.
GIULIA 5^D
Caro Angelo,
forse la scuola non è mai stata apprezzata quanto lo è oggi. Non perché custodisce i bambini, permette alle madri di lavorare, assicurando anche la mensa ai figli, a volte, il che non guasta.
No, oggi ci si rende conto che l'aula non è soltanto un contenitore di bambini da istruire e proteggere. È l'unico luogo, forse, dove i piccoli possono crescere confrontandosi con i loro coetanei, conoscendo caratteri e comportamenti diversi dai loro, giocando, allacciando amicizie, facendosi valere o subendo frustrazioni che servono a crescere più dei successi, se ben gestite dagli insegnanti.
A scuola si rompono solitudini, si impara a dialogare, a confessarsi talvolta con l'amico del cuore o con una maestra che ti ascolta quando altri adulti hanno troppe cose da fare per prestare attenzione alle tue parole e ai tuoi bisogni. Non dico che succede sempre. Io stessa, che pure insegno per educare e non solo per istruire, a volte sono distratta e non mi rendo conto di aver frainteso le richieste dei miei alunni e di non aver saputo dare la risposta giusta a una domanda precisa.
Ma posso sempre correggermi e, se del caso, chiedere scusa a un bambino.
È di questo che i bambini sentono la mancanza in questi giorni. Di un piccolo cosmo che costituisce gran parte della loro vita. Insomma, della scuola non possono fare a meno e un computer, per quanto versatile, viene a noia e non può sostituire l'incrocio di voci, il contatto dei corpi, lo scambio di sguardi.
Se qualcuno a volte ne ha dubitato, oggi deve ricredersi.
Maestra Eliana
Caro Angelo,
io ho letto tutte le storie e quella che mi è piaciuta di più è la storia di Cristiano va a scuola da solo, perché anche io vorrei andare a scuola da sola ma i miei genitori non mi lasciano perché dicono che sono ancora piccola.
Sono tanti giorni che stiamo a casa per il virus che c'è in giro e vorrei tanto ritornare a scuola a studiare, a giocare e divertirmi con la mia maestra e con i miei compagni di scuola.
Un caro saluto e spero che ci rivediamo presto.
Elsa
Caro Angelo, mi chiamo Anna.
Ho nove anni e frequento la scuola primaria "Duca degli Abruzzi".
Ho deciso di scriverle perché dal momento che non si può andare a scuola sto letteralmente " crollando" sotto la montagna di compiti che le maestre ci assegnano.
Una parte li ho già fatti, ma l'altra no.
Spero che lei mi potrà aiutare a superare questa situazione.
Dei miei compagni non sento la mancanza, a parte di Jin Jin, la mia 2^ amica migliore.
Con ella potevo confidare ogni singola preoccupazione.
Ora la saluto.
Anna
Caro Angelo, In questi giorni a casa mi sto annoiando un po', ma per fortuna che ho i libri di Valentina, un vero successo, così le giornate non sono tanto noiose.
Alcuni pensano che questi giorni siano giorni di vacanza ma non è così, fuori il tempo è pure bello e verrebbe voglia di fare una bella passeggiata ma non c'è praticamente nessuno e quindi meglio non rischiare.
Studiare a casa è un po' diverso da studiare a scuola perché a scuola studi e basta, invece a casa ti distrai ma ognuno ha dei caratteri diversi quindi studiare a casa va anche bene basta che lo fai con calma.
Beh, a casa si possono fare molte belle cose, ad esempio: cucinare dei biscotti, disegnare, costruire dei castelli con delle cose che hai in casa,ecc.: si possono fare un sacco di cose.
Giulia
Caro Angelo,
in un attimo ci siamo trovati catapultati in una realtà diversa dalla nostra solita, ma meravigliosa, routine con i nostri bambini.
Come sono solita fare mi piace guardare il bicchiere mezzo pieno!
In questo periodo ho visto famiglie unite, pronte a fare sacrifici per il bene dei loro figli, bambini desiderosi di apprendere ed emozionati anche solo per un semplice saluto…
Com'è stato possibile? Abbiamo finalmente utilizzato ciò che di buono la tecnologia ci offre! Abbiamo trovato nuovi modi per fare didattica con il sostegno di famiglie attive e bambini interessati. Ci siamo riscoperti anche noi insegnanti che, pur di non abbandonare la nave, ci siamo messi in gioco affinché il nostro ruolo nella società potesse ancora avere un senso.
Quando tutto tornerà alla normalità potremmo dire di aver imparato comunque qualcosa!
Un caro saluto
Maestra Simona
Buongiorno maestro Angelo,
mi chiamo Emanuele ho 10 anni e sono un alunno della maestra Pina.
Le scrivo per raccontarle i miei pensieri e le mie paure che avverto in questo momento di emergenza coronavirus.
A me il coronavirus fa parecchia paura, per quello che sento in televisione; come ad esempio il fatto che si sta espandendo velocemente in tutto il mondo causando tante morti e infettando tante persone.
Per questa emergenza la scuola è chiusa e così non posso vedere gli amici e le maestre. Devo rimanere a casa perché si corre il rischio d'essere contagiati, quindi trascorro le mie giornate piuttosto monotone chiuso tra le mura di casa.
Non potendo andare a scuola le mie giornate le trascorro esercitandomi, ripassando e svolgendo i compiti che le insegnanti, gentilmente ci inviano tramite il gruppo whatsapp dei genitori , giocando con mio fratello gemello Filippo, leggendo i suoi racconti o dei libri che la mamma mi ha acquistato.
Guardo un po' di cartoni animati, qualche film o documentari che mi piacciono, come ad esempio C.S.I. scene del crimine, indagini ad alta quota e naturalmente ascoltando le news relative al coronavirus.
Io spero che la situazione possa pian piano migliorare per tutti noi, in modo tale che si possa presto tornare a svolgere tutte le cose normalmente che fanno parte del vivere quotidiano di noi bambini, come poter riprendere ad andare a scuola, vedersi con gli amici, frequentare gli sport come judo. Vorrei uscire senza troppi pensieri e soprattutto poter ancora vedere le mie maestre in quanto, essendo in quinta elementare, dal prossimo anno non potrò più vederle com' è stato in questi cinque fantastici, spensierati e amorevoli anni.
Nella speranza di conoscerla ed incontrarla presto le auguro una buona giornata.
Emanuele, V D
Caro Angelo,
in questi giorni così insoliti, senza scuola e senza le solite abitudini, ho avuto modo di sentire da chi ha figli e dagli stessi bambini, quanto possa esser difficile trascorrere il tempo a casa, senza amici, compagni e, perché no, maestre/i.
Così ora, ai bimbi della mia scuola a Torino, leggo tutti i giorni una storia o racconto un avvenimento legato a loro e a ciò che hanno vissuto o che vivranno a scuola quando torneranno.
Perché la scuola e tutti noi non siamo spariti: ci siamo, eccome!!!!
Solo che ora ci vediamo su di uno schermo e ci parliamo on line.
Ma siamo sempre noi!! Possiamo scrivere le nostre emozioni e raccontarci cosa ci succede, come facciamo qui. Forza!!
Maestra Patrizia
Caro Angelo,
oggi sono andata nella nostra casa di campagna "il ciabot" vicino a Cherasco, nella Frazione di Bene Vagienna. Per tutto l'inverno non ci siamo più andati perché faceva troppo freddo e ci si può scaldare solo con la stufa e il camino. Abbiamo raccolto le foglie e i rami secchi caduti dagli alberi.
Sono venuti anche i miei cugini, Stella e Cesare, e dei loro amici che si chiamano Valentina e Stefano. Abbiamo giocato nel bosco con i walkie talkie, a nascondino e poi mangiato la grigliata di carne. Nel pomeriggio siamo andati sul carretto trainato dal trattore di papà e ci siamo divertiti da morire. È stata una bellissima giornata all'aria aperta.
Olivia
Caro Angelo
In questi giorni di vacanze forzate, da maestra, mi sono resa conto con i miei colleghi di quanto la scuola riempia la mia vita. La scuola è la mia vita. E le mie giornate, senza il tempo in classe e le corse per preparare i lavori, gli incontri con i colleghi, con le famiglie...sono giornate vuote. Con i miei colleghi ci stiamo attivando per rendere i bambini partecipi e farli sentire sempre nei nostri pensieri. Ci stiamo attrezzando per inviare delle esercitazioni ma...ci mancavano le nostre letture quotidiane e così me ne sono inventata una nuova: ogni giorno invio loro un audio con un capitolo del libro "Il mago di OZ".. È l'unico libro adatto che al momento avevo in casa e ho scelto questo. Ma parla di amicizia e coraggio e penso che possa andare bene per questo periodo!
Un abbraccio e buon lavoro a tutti.
Maestra Barbara
Caro Angelo,
mi sono piaciuti molto i tuoi racconti. La maestra Anna ce li ha letti tutti i giorni.
Ti vorrei raccontare che in questi giorni siamo a casa da scuola per il coronavirus e stiamo facendo le video-lezioni. Sono molto triste che non vado a scuola perché mi mancano molto le mie maestre e i miei compagni. Sono felice di fare le video-lezioni così vedo le maestre e i compagni. Mi mancano tanto i racconti della gatta Ludovica. Mia mamma dice che torneremo presto a scuola e io lo spero tanto. Ti saluto con affetto.
Alessandra
Caro Angelo,
per me non è proprio una festa stare a casa da scuola perché sono un po' triste per quello che sta succedendo.
Con le conferenze, vedo lo stesso i compagni e le maestre, è un'esperienza nuova, tecnologica ma allo stesso tempo senza contatti veri di persona.
Con le conferenze, le maestre fanno in modo di non farci rimanere indietro e ci lasciano esercizi da fare.
Nonostante tutto ci divertiamo anche attraverso uno schermo, ci sono anche momenti di risate, scherziamo e ci scambiamo affetto da lontano.
È proprio vero Angelo però! non è la stessa cosa! non è come a scuola, perché a scuola facciamo molte più cose.
Mi mancano tanto i momenti da passare insieme con le maestre e i compagni.
È vero che a scuola confrontiamo la nostra vita con quella degli altri ma è anche vero che a casa passo più tempo con i miei nonni e la mia famiglia e non mi dispiace.
Sai Angelo? In questi giorni ho anche imparato ad andare in bici finalmente! Avevo un po' paura ma ora ho superato quella paura e ho imparato.
Anche i tuoi racconti mi fanno passare del tempo, durante queste giornate oltre a divertirmi con la bici ho letto anche le tue storie da sola, con mia mamma e con la Maestra Anna che ce li legge in conferenza! "Lara e la libertà dell'usignolo" è la storia che mi è piaciuta più di tutte, perché mi ha fatto tanto emozionare, perché mi piacciono tanto gli animali, e io lo sai che sono proprio come Lara ? Mi affeziono tanto a loro e non voglio che soffrano.
Dopo questa sosta, caro Angelo ti prometto che correrò più veloce di prima.
Un abbraccio
Sharon
Caro Angelo,
questo star chiusi in casa mi fa sentire un vuoto dentro me, come se la mia vita si fosse oscurata.
Ora, però, posso vedere i miei compagni e le mie maestre durante la video-lezione che facciamo tutti i giorni e questo mi fa rilluminare la vita e so che questo star chiusi in casa presto finirà.
Federico
Caro Angelo , sono Ludovico.
La lettera che ci hai inviato mi è piaciuta molto.
In questi giorni che siamo a casa da scuola, ho capito che si può imparare anche stando a casa perché mi connetto in video-chat con le mie maestre e con i miei compagni di classe.
Ho capito che ci sono diversi modi per poter fare le cose che facevamo di solito, dobbiamo solo abituarci alle novità.
Dopo aver svolto i compiti, gioco con i giochi di società insieme a mia mamma e a mio fratello e ho scoperto che mia mamma è forte a "UNO", inoltre facciamo lunghe passeggiate nei parchi e vado anche a fare snowboard con mio papà.
Domani pomeriggio verrà a casa mia il mio amico Manuel e insieme faremo la lezione in video-chat, così mi sentirò meno solo perché con lui le cose sono più divertenti e dopo passeremo il pomeriggio a giocare.
Ludovico
Ciao Angelo,
sono Lorenzo, volevo raccontarti un mio pensiero. Secondo me il mondo sta cedendo perché lo stiamo maltrattando. Il Coronavirus sta fermando lo smog in Cina e forse in tutto il mondo perché la gente non usa tanto le auto, treni, aerei e le navi. Serve la paura secondo te per capire dove sbagliamo?
Un saluto da
Lollo
Caro Angelo,
oggi la maestra ci ha letto la tua nuova rubrica. Mi manca tanto la scuola, è una bella esperienza fare le video-lezioni ma non è come stare in classe insieme alle mie maestre e ai miei compagni.
A casa oltre a fare i compiti e a studiare sto leggendo alcuni libricini sulla mitologia greca. Il mio preferito è "Le fatiche di Ercole" , mi esercito a disegnare, colleziono figurine dell'album " Amici Cucciolotti " e nel week-end faccio passeggiate alla Mandria con mia mamma e mio papà.
Spero che questo virus vada via presto e che tutto torni come prima.
Un abbraccio
Tommaso
Caro Angelo,
in questi giorni di chiusura scolastica come insegnante mi sono subito attivata per non stare lontano dai miei bimbi. La scuola è una comunità educante sempre, anzi soprattutto in questi momenti difficili. Certo fare videolezione non è come avere il contatto diretto con i sorrisi, le voci, gli sguardi dei bambini, tuttavia ritengo che la tecnologia possa essere di grande supporto. Quando i miei alunni si collegano li vedo sorridenti, desiderosi di stare virtualmente insieme, di sentirsi gruppo. Ogni giorno cominciamo la lezione leggendo un tuo racconto, lo dedichiamo ad un bimbo. Grazie Angelo per essere con noi sempre e soprattutto regalarci tanti spunti di riflessione. Quando questo periodo sarà finalmente sarà finito, saremo diventati ancora più autonomi, più tecnologici e correremo insieme a gran velocità!
Maestra Anna